11 strane tradizioni che hanno senso solo per i danesi
Al giorno d'oggi siamo abituati a essere sempre al passo coi tempi. Ma ci sono occasioni e periodi dell'anno in cui il tempo si ferma e si festeggia come se fossimo nel 1549! Scopri alcune tra le più strane tradizioni danesi.
1. Saltare nel nuovo anno
Se festeggi il Capodanno in Danimarca, non spaventarti se vedi qualcuno in piedi su una sedia poco prima della mezzanotte. Non è ubriaco (o forse sì): si sta semplicemente tenendo pronto a “saltare” nel nuovo anno allo scoccare della mezzanotte.
È fondamentale farlo, per non rischiare di avere un anno sfortunato (anche se la vera sfortuna sarebbe quella di cadere di faccia mentre si salta giù dalla sedia, ma accade raramente...)
Tradizioni e festeggiamenti di Capodanno in Danimarca
2. Caccia al gatto a Fastelavn
Questa tradizione danese la celebriamo a febbraio quando si festeggia Fastelavn, una festa a metà tra Halloween e il Carnevale. I bambini si travestono e colpiscono un barile per farne uscire un gatto. È come il gioco della pignatta ma, al posto dei dolci, i danesi usano un gatto nero. Usavano, a dire il vero, perché oggi nessun gatto fa le spese delle nostre strane tradizioni: usiamo anche noi caramelle e dolcetti, ma decoriamo la pignatta con la figura di un gatto nero.
3. Le nostre speciali lettere di Pasqua
Le nostre lettere pasquali (o gækkebreve come le chiamiamo qui) sono molto radicate nella tradizione danese. Intagliate in una grande varietà di modi, tutte diverse fra loro, contengono sempre testi in rima e una firma costituita da un puntino per ogni lettera del nome del mittente, così che il destinatario deve indovinare chi gli ha inviato la lettera. Se indovina, riceverà un uovo di Pasqua di cioccolato, altrimenti deve regalarne uno al mittente: altro che lotteria, qui il rischio è alto, ma anche la posta in gioco!
4. Streghe al rogo alla vigilia di San Giovanni
Il 23 giugno qui in Danimarca celebriamo il solstizio d’estate attorno a un falò: cantiamo canzoni come Midsommervisen di Holger Drachmann, ascoltiamo concerti dal vivo e ci viziamo con snack e bevande. Sembra tutto molto bello, no? E allora cosa c’entra una strega che brucia sul rogo?
Chiariamo subito che si tratta di una bambola e non di una vera strega (non siamo matti! Non più...). Nel Medioevo era un modo per allontanare le streghe, ma in effetti bruciare sul rogo una strega alla vigilia di San Giovanni è una di quelle strane tradizioni che hanno senso solo per i danesi…
Foto:Morten Svane - Copenhagen Media Center
5. La settimana di giugno in cui tutti vorremmo diplomarci
Se vieni in Danimarca l'ultima settimana di giugno, molto probabilmente incontrerai gruppi di adolescenti con un caratteristico berretto bianco. Sono studenti appena diplomati al liceo e per tutta la settimana i berretti bianchi invadono le strade. Ciascuno personalizza il proprio berretto con delle scritte diverse seguendo precise regole: se ti fermi a fare due chiacchiere con uno dei neodiplomati te le spiegherà tutte!
La tradizione, inoltre, vuole che l'ultimo fine settimana di giugno gli studenti montino su grandi camion decorati e si fermino a casa di ciascuno dei compagni di classe a mangiare e bere qualcosa.
6. Ecco perché i danesi non vogliono essere single il giorno del loro 25° compleanno
Compi 25 anni, sei danese e sei single? Il giorno del tuo compleanno verrai trascinato in strada dai tuoi amici e ricoperto di cannella. Se sei di nuovo single o non sposato quando arrivano i 30 anni, il trattamento è lo stesso, ma al posto della cannella entra in scena il pepe nero.
7. Tradizioni nuziali: il segreto per un matrimonio felice
L'amore è nell’aria... soprattutto ai matrimoni. Durante la festa non si contano i baci, e non solo fra gli sposi. La nostra tradizione durante i matrimoni è un po’ stravagante: non appena lo sposo si allontana, gli ospiti si affrettano a baciare la sposa – e lo stesso fanno le invitate con lo sposo, non prima di essersi date una ripassata al rossetto!
8. Buon compleanno a me!
Pensi di avere tutto il diritto di ricevere in dono una torta il giorno del tuo compleanno? Non in Danimarca: a scuola e in ufficio, chi compie gli anni porta dei dolci o una torta per condividere con amici e colleghi la gioia del proprio compleanno.
9. Mortensaften: la sera delle oche
Il 10 novembre festeggiamo la vigilia di San Martino (Mortensaften) con una deliziosa cena a base di oca arrosto (questo vuole la tradizione: oggi si cucinano più comunemente le anatre) accompagnata da patate e salsa.
Perché lo facciamo? Tutto ebbe inizio per volere di un certo Martin, un francese che si nascose tra le oche per non essere nominato vescovo. Ma le oche lo tradirono e volarono via: Martin si vendicò ordinando che da quel momento ogni famiglia banchettasse con un'oca alla vigilia di San Martino. Insomma, all’origine di questa tradizione c’è qualche problema con la gestione della rabbia...
10. J-Dag: l'inizio del periodo natalizio in Danimarca
J-dag è l'abbreviazione di Julebrygsdag (il giorno della birra di Natale): introdotta dal birrificio danese Tuborg nel 1990 per lanciare la sua birra di Natale, questa giornata è diventata una tradizione in Danimarca e di fatto dà ufficialmente inizio al periodo natalizio.
Il J-dag inizia alle 20:59 del primo venerdì di novembre e nel tempo si è trasformato in un’occasione per celebrare l’arrivo del Natale in tutti i bar e i pub del Paese. Prima di unirti ai festeggiamenti, ricorda che le birre natalizie hanno una percentuale di alcol maggiore rispetto alle normali pilsner. Attenzione: se dimentichi questa importante informazione, allora sei più danese di quanto pensi...
11. Natale: il momento clou dell’inverno
Siamo arrivati all'ultima tradizione danese! A dicembre le giornate sono più brevi e più buie: verso la metà del mese abbiamo non più di sette ore di luce al giorno. Ecco perché le festività invernali hanno un posto così speciale nella nostra cultura: già i nostri antenati vichinghi in questa buia stagione si riunivano per festeggiare, condividere buon cibo e fiumi di birra e scambiarsi regali.
Abitudini che suonano familiari, in effetti: la parola danese per Natale (Jul) si deve proprio ai nostri antenati vichinghi, che a metà gennaio celebravano una festa chiamata Jól o Yule.
Abbiamo una lista infinita di tradizioni quando si tratta del periodo natalizio in Danimarca, eccone alcune.
L'evento principale: la vigilia di Natale
In Danimarca festeggiamo il Natale il 24 dicembre: condividiamo con i nostri cari una deliziosa cena a base di arrosto di maiale e anatra, patate lesse, cavolo rosso e salsa. A seguire, un bel budino di riso con salsa di ciliegie: chi trova la mandorla intera nascosta al suo interno riceve un regalo!
Dopo cena, tutti in salotto a ballare intorno all'albero di Natale intonando canti natalizi prima di passare ai regali. Prima che ce lo chiedi: sì, usiamo candele vere (esatto: con la fiamma e tutto il resto) per decorare l’albero di Natale. Perché? La risposta è semplice: hygge.
L'ingrediente segreto del nostro Natale
Vuoi scoprire qual è? Il cibo, naturalmente, ovvero una delle principali ragioni per cui facciamo sempre il conto alla rovescia di quanto manca al Natale. Dopo 11 mesi, possiamo finalmente mettere da parte le solite ricette e fare scorpacciate di brunkager e klejner.
Passeggiamo per i mercatini di Natale con un bicchiere di vin brulé (gløgg) e un piatto con almeno tre æbleskiver. (Fidati, non perderti le nostre æbleskiver!). Poi per tutto il mese di dicembre organizziamo pranzi di Natale con amici, colleghi e familiari a base di smørrebrød e snap.
Altre tradizioni del Natale danese
Le giornate di dicembre sono piuttosto brevi e per noi danesi dire buio è come dire... candele! Non solo mettiamo candele vere sull’albero di Natale: abbiamo molte altre tradizioni che illuminano (letteralmente!) il periodo natalizio, come la candela del calendario dell'Avvento per il conto alla rovescia dei giorni fino alla vigilia di Natale e le processioni in onore di Santa Lucia che il 13 dicembre illuminano le strade di tutto il Paese.